Il Mirano Summer Festival è un viaggio che dura un mese. 

Per noi di Oplà Digital è un viaggio professionale che intraprendiamo ormai da sette anni, ogni luglio… e come ogni viaggio che si rispetti ha lunghi mesi di preparazione e attesa.

Ecco quattro tra le tante cose che abbiamo imparato, in questi sette anni.

La comunicazione di un evento non si improvvisa. 

E una pianificazione fatta bene fa davvero la differenza.

Perché serve tempo per ragionare sui feedback dell’edizione precedente e capire quali sono i contenuti più utili al pubblico, sia dal punto di vista dell’intrattenimento che da quello informativo. 

Serve ragionare su come dare la giusta visibilità agli artisti sul palco e al contempo rendere evidente il filo rosso che lega l’evento nella sua interezza. E raccontarlo non solo come contenitore, ma come un contesto ricco di significato e frutto di un’idea precisa.

E questo passa anche attraverso la scelta e lo studio della creatività corretta, abbastanza forte da comunicare un’identità ma al contempo capace di lasciare spazio al contenuto, all’artista, per valorizzarlo. Senza che le esigenze dei singoli abbiano la meglio sulla visione d’insieme.

La moderazione va gestita in maniera strutturata

Un festival che dura un mese e che coinvolge quasi 70.000 persone può trasformarsi in un vero tsunami dal punto di vista della moderazione.

Perché chi fa il nostro lavoro lo sa bene: gli utenti, se devono scegliere fra cercare un’informazione e chiedere con un commento, 9 su 10 sceglieranno la seconda!

E allora ci vuole pazienza e un piano preciso: serve sfruttare al meglio tutti gli strumenti che le piattaforme di moderazione ci offrono: risposte salvate, FAQ sul sito web, un piano editoriale che entra in dialogo con gli utenti, un uso strategico delle risposte in evidenza, linee guida condivise su policy e netiquette. 

E infine un buon coordinamento del team per coprire un mese che, dal punto di vista della moderazione, non prevede pause.

L’integrazione di canali diversi richiede coerenza

Oggi il mondo del web è iper frammentato e il Mirano Summer Festival coinvolge generazioni diverse su un territorio ampio.

Il pubblico di riferimento è distribuito su tanti canali diversi, ognuno da presidiare, e le persone arrivano al sito web e ai canali social da tanti touchpoint differenti

Il percorso non è lineare e possiamo controllarlo solo fino a un certo punto.

Cosa funziona? La coerenza. 

Coerenza che mi fa trovare informazioni chiare, curate e omogenee su tutti i canali. E le rende fruibili e facilmente accessibili anche a fronte di comportamenti digitali diversi 

E funziona l’attenzione a ciò che succede offline, di cui non possiamo dimenticarci anche se siamo focalizzati sulla comunicazione digitale. 

E il racconto – anche live – che crea engagement

Una delle sfide è far sentire il pubblico protagonista. E in realtà il pubblico protagonista lo è per davvero. Dà la carica all’artista. Riempie lo spazio di entusiasmo e di partecipazione. Fa da volano alla comunicazione online.

La realizzazione dei reel durante le serate più importanti, a cura di Tommaso Censi, giovane e talentuoso videomaker che collabora con noi già dall’edizione 2023, è stata guidata proprio da questo criterio. Le riprese si soffermano sugli artisti certo, ma mettono al centro anche la partecipazione del pubblico, i sorrisi, i volti. E le riprese dall’alto mostrano una visione d’insieme che è pura emozione.

Anche la selezione fotografica, la creazione di contenuti in collaborazione con gli artisti, la ricondivisione in tempo reale delle stories degli utenti creano un racconto condiviso e vibrante, in cui si mescolano punti di vista diversi.

Ci sarebbe da dire tanto altro, ma ci fermiamo qui. Dopo un mese, d’altronde, siamo pure un po’ stanchini e bisognosi di ferie 😜

Ma la soddisfazione che ci portiamo a casa, alla fine di questa diciottesima – e per noi settima – edizione, è grande!