Questa è una domanda che ci viene posta spesso.

Per rispondere dobbiamo focalizzarci su un fatto: non sappiamo quando e dove entreremo in contatto con il nostro potenziale cliente.

Pensiamo alla nostra quotidianità da utenti: magari siamo sul tram e per far passare il tempo scorriamo il feed di Instagram e veniamo intercettati da un contenuto sponsorizzato dell’Azienda Alpha. Siamo il target giusto, quel servizio ci interessa. Ma proprio mentre stiamo leggendo i dettagli il tram si ferma alla nostra fermata. In fretta mettiamo in tasca il cellulare e scendiamo per andare al lavoro.

Qualche giorno dopo ci torna in mente quel servizio, che non conoscevamo prima ma che fa proprio al caso nostro. Vogliamo recuperare l’informazione ma non ricordiamo il nome dell’Azienda Alpha. Cosa facciamo? Probabilmente cercheremo il servizio su Google, inserendo le parole chiave che lo descrivono.

E chi compare fra i nostri primi risultati di ricerca? L’azienda che mi aveva proposto il contenuto sponsorizzandolo sui social network? Purtroppo no, perché l’azienda Alpha investe qualcosa in digital marketing ma lo fa con poca convinzione e, al momento, solo sui social network.

A comparire fra i primi risultati di ricerca sarà l’Azienda Beta, concorrente sul territorio per quel servizio.

La beffa è che alla fine i soldi investiti sul circuito Facebook dall’azienda Alpha porteranno beneficio all’Azienda Beta – più consapevole – che ha scelto di esserci su entrambi i circuiti e magari ha anche curato il proprio sito web dal punto di vista dell’ottimizzazione dei contenuti per il motore di ricerca.

Oggi, in maniera sempre più determinante, quello che fa la differenza è essere presenti in maniera curata e di semplice fruizione laddove le persone ci cercano. Investire su canali diversi non vuol dire raddoppiare i costi, ma – al contrario – potenziare i benefici dell’investimento.

Il web non è un ambiente a compartimenti stagni: è un unico ecosistema, al cui interno i diversi circuiti non sono alternativi ma complementari.